▪ l’uomo vive in un mondo di stimoli sonori
▪ tende a essere più istintivo che riflessivo
▪ più creativo che industrioso
▪ più terapeutico (aspira al benessere personale, vive il presente e abbandona ogni pretesa di missione storica) che ideologo (“morte delle ideologie, della progettualità”)
▪ non interessato alla storia ma alla moda
▪ il mondo per lui è un palcoscenico (voglia di protagonismo, di emozioni)
▪ prova tutto, taglia il burro con la motosega, ama l’innovazione
▪ ha un’identità debole tirata al limite, un io gonfiato (è come una mongolfiera: la più piccola puntura può fare scoppiare il pallone)
▪ ha rapido accesso alle informazioni
▪ invece di “cogito ergo sum” – “sono connesso, dunque esisto”.
martedì 4 marzo 2008
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