L'aria che respiriamo nelle nostre città dipende anche dal mantenimento delle foreste del Congo e dell'Amazzonia.
sabato 29 marzo 2008
mercoledì 26 marzo 2008
EMOZIONI IN VENDITA
Soggetto in cerca di emozioni
L’immagine sarà inserita tra le diapositive della futura lezione sul tema della “Produzione delle emozioni” (…”L’era presente si contraddistingue per la produzione delle emozioni…tende a espandersi il potere dell’industria delle emozioni, tramite gioco, alcool, sport estremi ecc.…Le emozioni vengono mercificate …conta non tanto produrre beni ma emozioni, ricordi…Cosa rimane dell’abbuffata di immagini ed emozioni? Poco e niente: sono soltanto scosse. Dopo qualche assestamento si è già pronti per un nuovo terremoto emotivo…”).
Mario Lio ha captato, per strada, il messaggio (= ”non tralasciare esperienze emozionanti”) attinente all’argomento della lezione.
L’invio della foto mi ha fatto molto piacere perché mi fa credere che la lezione contribuisca a leggere più attentamente il mondo in cui viviamo e non sia lontana dalla realtà.
Mario Lio ha captato, per strada, il messaggio (= ”non tralasciare esperienze emozionanti”) attinente all’argomento della lezione.
L’invio della foto mi ha fatto molto piacere perché mi fa credere che la lezione contribuisca a leggere più attentamente il mondo in cui viviamo e non sia lontana dalla realtà.
lunedì 24 marzo 2008
AFFITTO vs PROPRIETA'
giovedì 20 marzo 2008
ESSENZA DELL'ECONOMIA DELLA GLOBALIZZAZIONE
mercoledì 19 marzo 2008
lunedì 17 marzo 2008
SOCIETA' LIQUIDA E VIANDANTE
La società tende a essere "liquida", senza confini, un organismo mobile, continuamente in divenire.
Gli individui creano continuamente proprie relazioni, si mescolano in comunità diverse e mutevoli, passano da una configurazione collettiva all'altra, entrano in un complesso di relazioni continuamente in trasformazione.
L'"io" diventa mutevole, appare precario, fragile, fluttuante.
L'autoaffermazione si misura incessantemente con la percezione della precarietà, con rilevanti fattori di frustrazione o di angoscia.
L'addio alle fedi politiche classiche e la secolarizzazione impongono una specie di fai-da-te etico (bricolage etico).
L'individuo prova a identificare propri "valori", che possono essere revocabili, sostituibili con altri ritenuti più adatti alla mutevolezza della vita e alle nuove forme di relazione.
La figura fondamentale in questo senso è il labirinto: si sa che cosa si cerca, ma si procede per intuizioni, per prove ed errori.
E' l'etica del viandante, privo di mete se non occasionali.
sabato 15 marzo 2008
IENA RIDENS
Ha le zampe posteriori più corte...si nutre di cadaveri...fa l'amore una volta all'anno...
...che cavolo avrà da ridere???
giovedì 13 marzo 2008
LA VERITÀ
C’era una volta un re, chiamato Faccia di Specchio, che riunì alcuni monaci ciechi dalla nascita e domandò loro se conoscessero gli elefanti. Poiché essi non ne avevano nozione, esaudì la loro richiesta di conoscere cosa fossero. Il re ordinò, allora, d’introdurre un elefante e ai ciechi di toccarlo con le loro mani. Uno toccò la zampa, un altro la coda, chi l’orecchio ecc., e a ciascuno il re disse: “Questo è l’elefante”. Poi, il re domandò: “Com'è fatto un elefante?” Ciascun monaco lo descrisse secondo ciò che aveva toccato, chi paragonandolo a un palo, chi a un monticello, chi a una corda ecc. I ciechi, allora, cominciarono a disputare e litigare tra di loro, e il re, ridendo disse loro: “Il corpo dell’elefante è unico, ma le percezioni differenti hanno determinato la vostro disputa”.
Diverse sono le interpretazioni da dare all’aneddoto. Ad esempio:
▪ gli individui, nell’intendere la realtà, selezionano alcuni aspetti, ordinandoli da una prospettiva particolare. Ciascuno, cioè, ha un proprio, particolare, modello di osservazione e di valutazione; così, chi si sente depositario esclusivo della verità, rischia di fare come i monaci ciechi.
▪ quando si prende in considerazione un oggetto, può essere necessario valutarlo nel suo contesto, come una parte del tutto;
▪ negli studi, ogni disciplina dà un contributo alla conoscenza.
Diverse sono le interpretazioni da dare all’aneddoto. Ad esempio:
▪ gli individui, nell’intendere la realtà, selezionano alcuni aspetti, ordinandoli da una prospettiva particolare. Ciascuno, cioè, ha un proprio, particolare, modello di osservazione e di valutazione; così, chi si sente depositario esclusivo della verità, rischia di fare come i monaci ciechi.
▪ quando si prende in considerazione un oggetto, può essere necessario valutarlo nel suo contesto, come una parte del tutto;
▪ negli studi, ogni disciplina dà un contributo alla conoscenza.
sabato 8 marzo 2008
VIOLENZA SULLE DONNE. PERCHÉ?
▪ Lo spirito di appartenenza al proprio sesso, che si acquisisce sin dai banchi di scuola, è possibile che sia vissuto dal maschio come diversità competitiva, premessa dell’aggressività, specialmente quando si sente messo in discussione e criticato dalla donna.
▪ La complessità della vita moderna comporta oggi, nella nuova coppia, continue e molteplici decisioni da prendere non più singolarmente, ma tenendo conto delle esigenze e delle richieste di entrambi i componenti. Non sempre si ha la capacità di affrontarle.
▪ La donna oggi gestisce la sua sessualità, la sua autonomia, può scegliere di negarsi al partner, di lasciarlo, cosa che può mettere in crisi il maschio anche perché erede della vecchia cultura che gli dava la leadership sulla partner.
▪ La richiesta di parità tra uomo e donna viene definita secondo i casi e nei vari aspetti della convivenza della coppia; modifica comportamenti codificati nel tempo e può portare a compromessi difficili da accettare, a forzature psicologiche.
▪ I valori oggi sono fortemente promossi dal marketing commerciale. La pubblicità diffonde un’immagine distorta della donna.
▪ Oggi, si è spinti a perseguire obiettivi non facilmente raggiungibili (ricchezza, carriera, consumismo ecc.), spesso senza tenere conto delle proprie possibilità e capacità. Ricercatori di emozioni e consumisti, gli individui tendono a indebitarsi e a volere vivere, comunque, al di sopra delle proprie possibilità. Ciò può comportare frustrazioni e stati di tensione non sempre facilmente gestibili.
▪ La violenza entra nelle case con grandissima naturalezza attraverso i mass media, mentre si mangia, si dormicchia ecc. La violenza e la morte violenta sono vissute come fatti quotidiani e normali. Il valore della vita è mortificato. La visione di comportamenti violenti può indurre all’imitazione (“Io sono quello che vedo!”).
▪ Un livore sottile si spande nella società, coinvolge gli individui.
▪ Il bullismo diventa un fenomeno diffuso.
▪ Scompare l’educazione a una sana modestia, s’indebolisce il rispetto degli altri. L’individuo tende a essere più istintivo che riflessivo. Vuole affermare se stesso, un sé ipertrofico, gonfiato come una mongolfiera: una piccola puntura può farlo scoppiare.
Che cosa fare? Istituzioni, scuola, famiglia e mass media dovrebbero adoperarsi per contrastare ciò che contribuisce a determinare le cause sopra elencate!
▪ La complessità della vita moderna comporta oggi, nella nuova coppia, continue e molteplici decisioni da prendere non più singolarmente, ma tenendo conto delle esigenze e delle richieste di entrambi i componenti. Non sempre si ha la capacità di affrontarle.
▪ La donna oggi gestisce la sua sessualità, la sua autonomia, può scegliere di negarsi al partner, di lasciarlo, cosa che può mettere in crisi il maschio anche perché erede della vecchia cultura che gli dava la leadership sulla partner.
▪ La richiesta di parità tra uomo e donna viene definita secondo i casi e nei vari aspetti della convivenza della coppia; modifica comportamenti codificati nel tempo e può portare a compromessi difficili da accettare, a forzature psicologiche.
▪ I valori oggi sono fortemente promossi dal marketing commerciale. La pubblicità diffonde un’immagine distorta della donna.
▪ Oggi, si è spinti a perseguire obiettivi non facilmente raggiungibili (ricchezza, carriera, consumismo ecc.), spesso senza tenere conto delle proprie possibilità e capacità. Ricercatori di emozioni e consumisti, gli individui tendono a indebitarsi e a volere vivere, comunque, al di sopra delle proprie possibilità. Ciò può comportare frustrazioni e stati di tensione non sempre facilmente gestibili.
▪ La violenza entra nelle case con grandissima naturalezza attraverso i mass media, mentre si mangia, si dormicchia ecc. La violenza e la morte violenta sono vissute come fatti quotidiani e normali. Il valore della vita è mortificato. La visione di comportamenti violenti può indurre all’imitazione (“Io sono quello che vedo!”).
▪ Un livore sottile si spande nella società, coinvolge gli individui.
▪ Il bullismo diventa un fenomeno diffuso.
▪ Scompare l’educazione a una sana modestia, s’indebolisce il rispetto degli altri. L’individuo tende a essere più istintivo che riflessivo. Vuole affermare se stesso, un sé ipertrofico, gonfiato come una mongolfiera: una piccola puntura può farlo scoppiare.
Che cosa fare? Istituzioni, scuola, famiglia e mass media dovrebbero adoperarsi per contrastare ciò che contribuisce a determinare le cause sopra elencate!
martedì 4 marzo 2008
TENDENZE MODERNE
▪ l’uomo vive in un mondo di stimoli sonori
▪ tende a essere più istintivo che riflessivo
▪ più creativo che industrioso
▪ più terapeutico (aspira al benessere personale, vive il presente e abbandona ogni pretesa di missione storica) che ideologo (“morte delle ideologie, della progettualità”)
▪ non interessato alla storia ma alla moda
▪ il mondo per lui è un palcoscenico (voglia di protagonismo, di emozioni)
▪ prova tutto, taglia il burro con la motosega, ama l’innovazione
▪ ha un’identità debole tirata al limite, un io gonfiato (è come una mongolfiera: la più piccola puntura può fare scoppiare il pallone)
▪ ha rapido accesso alle informazioni
▪ invece di “cogito ergo sum” – “sono connesso, dunque esisto”.
▪ tende a essere più istintivo che riflessivo
▪ più creativo che industrioso
▪ più terapeutico (aspira al benessere personale, vive il presente e abbandona ogni pretesa di missione storica) che ideologo (“morte delle ideologie, della progettualità”)
▪ non interessato alla storia ma alla moda
▪ il mondo per lui è un palcoscenico (voglia di protagonismo, di emozioni)
▪ prova tutto, taglia il burro con la motosega, ama l’innovazione
▪ ha un’identità debole tirata al limite, un io gonfiato (è come una mongolfiera: la più piccola puntura può fare scoppiare il pallone)
▪ ha rapido accesso alle informazioni
▪ invece di “cogito ergo sum” – “sono connesso, dunque esisto”.
lunedì 3 marzo 2008
LA SOCIOLOGIA
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