sabato 17 gennaio 2009

PROBLEMI DI COMUNICAZIONE

Tra un bombardamento incessante di domande (anche superflue e ripetute), uno studente mi ha chiesto: “Professore! Gli esami di giorno dodici quando sono?” Ricordo che, date le circostanze, ho perso la calma, rispondendo ironicamente. A casa ho poi intuito che lo studente volesse sapere l’orario…e ho ricordato ciò che un saggio disse per spiegare l’antica litigiosità dei “cocchieri” (spesso brilli): “Manca loro la parola!”
Oggi sono saltate perfino le regole della grammatica (anche sui giornali).
Considerazione: se il linguaggio va “a ruota libera”, incomprensioni e liti inutili, anche con amici e familiari, non possono sorprenderci.


4 commenti:

Luigi ha detto...

Per inviare un SMS ho impiegato l'altro giorno circa dieci minuti ed ho capito perchè si abbrevia e si tronca ogni parola paurosamente. La cosa peggiore è quando la regola si applica nella vita. Non si parla tanto, è vero, ma quel che è peggio: si parla anche abbreviato. Una professoressa di mio figlio ha detto che "il linguaggio è ormai questo", ma mia moglie ha risposto: "ma al terzo, quarto e quinto (scientifico) dovranno fare itemi!" Ma, forse, dei temi non interessa più niente neanche ai professori. Forse non interessa più a nessuno neanche della stupenda lingua italiana.

Anonimo ha detto...

Caro amico professore, ti ringrazio "sentitamente" per le tue parole, non ho capito nulla ma è scritto bene ! E' stato "humour" o forse "rumour" ed allora se è stato rumour: tanto rumour per nulla ? Seriamente, una battuta vale più di tanti discorsi e la comunicazione via blog deve essere breve ed efficace. Un magistrato dopo che ha emesso una sentenza, scrive decine e decine di pagine per argomentarla e motivarla, noi (plurale maestatis)dopo che "sputiamo" una sentenza ci dobbiamo fermare perchè come si dice in TV, quando si sbaglia e (questo è il caso): è il bello della diretta. Su di una frase come m'illumino d'immenso si sono scritti tomi di commenti, una battuta si riporta e basta ed allora mi dico: "siamo uomini o caporali" è una battuta "no comment"

Anonimo ha detto...

In effetti sono stato un pò criptico. Ho corretto il post in questo modo (come si può vedere nella home page):
RIFLESSIONE SULL'INTELLIGENZA E I SUOI INCONVENIENTI
▪ Diceva il SANTONE indiano: ”Se ti mostri intelligente...devi mettere in conto che il mondo non è capace di lasciare in pace le persone intelligenti!”
▪ Scriveva OSCAR WILDE su un uomo: “Non era intelligente, quindi non aveva nemici”.
▪ Il FILOSOFO GRECO preferiva dire: “Vivi nascostamente” (interpretazione: “Vivi sommessamente, non in modo appariscente”).
▪ il PALERMITANO aggiunge: “Cu mancia fa muddiche” = "chi mangia" (chi agisce) "fa molliche" (lascia dei segni, che possono comportare una reazione altrui).
Che cosa voglio dire?
Quando si esprimono riflessioni, anche intelligenti (come spesso fa Giorgio), critiche e contestazioni sono dietro l'angolo!...
...per cui..."iamuninni a pigghiari stu' cafè!”

Anonimo ha detto...

Very intereresting reading. thx

paxil