lunedì 7 luglio 2008

RISPOSTA A UN PADRE CHE DIMENTICA L'EDUCAZIONE

Lei sa che alcuni studenti vengono a confidarmi che alcuni loro colleghi, tra le tante arti, approfittano DEL TEMPO A DISPOSIZIONE per trovare l’occasione per copiare?
Secondo lei, io non devo trovare tutti gli accorgimenti possibili per evitare che i furboni catturino un voto che spetta solamente a chi ha profuso nello studio energia e intelligenza?
Lei non pensa a quanta fatica io debba sopportare per rendere giustizia agli studenti bravi, intelligenti e studiosi?
Non è meglio indignarsi, non tanto per il numero elevato dei respinti, bensì per il numero elevato di soggetti che non studia e pretende di superare brillantemente l’esame? Da parte mia, io sono indignato e fortemente amareggiato per questo fenomeno, cui cerco di porre un ostacolo con quei mezzi che ho a disposizione.
Lei ha fatto il conto dei secondi! Lei pensa che nelle altre università americane ed europee, dove ho anche insegnato, quando si fanno i test, si organizzano pure picnic? Se il professore facesse oralmente la stessa domanda scritta, starebbe ad aspettare 35 secondi? 35 secondi X 15 domande= lunghe pause di silenzio.
In ogni caso, HO DETTO IN AULA che coloro che non sono in grado di finire la prova scritta, possono chiedere, di sostenere quella orale! (Chieda a suo figlio, se, nei secondi a disposizione, è stato attento ad ascoltare queste mie testuali parole: “Chi non finisce di compilare il test, tracci una linea, scriva STOP e aggiunga la richiesta di un “esame orale approfondito”).
Le devo spiegare qual è il senso della domanda del volo dell’aereo-taxi? Le devo spiegare il senso di tutte le domande? Lei lo sa che mi devo, talvolta, servire di domande-termometro per capire se lo studente ha almeno letto il libro? Lei sa che, invece, altre domande sono alla portata dell’ultimo uomo della strada?
In ogni caso, sappia che la bocciatura riguarda quei casi di test che presentano un numero elevatissimo di errori (non meno di sette su quindici domande). Le sembrano pochi ALMENO sette errori su quindici?

Il suo discorso (che merita la querela) su “se è normale”, “l’arroganza”, “il bello e il cattivo tempo”, "gli abusi di potere", glielo mando indietro tutt’intero.

...e la forza con cui le arriva la può valutare considerando il caso di suo figlio.

Perché? Perché colleghi del figliolo (anch’essi con pessimo esame scritto) non hanno avuto la necessità di ricorrere al papà, ma mi hanno mandato un’email educatissima, chiedendomi (come loro diritto, che io riconosco e rispetto) di rivedere il compito, di riscontrare gli errori e di SOSTENERE ANCHE LA PROVA ORALE. La stessa domenica (giorno7 u.s.) io (e io sarei “l’arrogante”?) ho immediatamente loro risposto, e poche ore fa hanno avuto piena soddisfazione, sostenendo – con grande serenità - l’esame orale! LO STESSO AVREBBE POTUTO FARE SUO FIGLIO… invece avete fatto pervenire uno scritto gratuito e offensivo che le rimando immediatamente indietro, contestando, tra l’altro, l’arcinoto principio che, di fronte al docente, ”i propri figli sono bravi e intelligenti, e hanno sempre ragione”! Infine, sul suo sfogo, tengo a precisare che io rispondo solamente del mio operato e non di altri.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

il prof ha ragione, sotto tutti i punti di vista. Io ho studiato la materia seriamente, il tempo per il test scritto è più che sufficiente. Per chi è più lentuccio o insicuro e necessita più tempo, è stato chiaramente detto che si può chiedere "un orale più approfondito". Gli esami si passano perchè si studia e non perchè il prof. deve regalare la materia! Il concetto di giustizia (tra le altre miriadi di cose) è quello che manca in sicilia. Il prof è anzi troppo paziente e disponibile. Il prof ha tutta la mia stima.

Anonimo ha detto...

All'esame ho assistito a scene assurde...ragazzi che cercavano di contrattare il voto,scene mute all'orale davanti a voti come 27 allo scritto..ed il prof che nonostante ciò continua a cercare di venire incontro alle nostre esigenze.Sinceramente,se io fossi una professoressa non avrei la stessa pazienza del prof Leone.Ritengo inoltre che se si studiasse,e si studiasse bene,il compito lo si farebbe in 5 minuti..perchè è naturale associare ad una domanda la sua risposta se la si ha bene impressa in mente.E questo si chiama STUDIO..possono esserci delle eccezioni,ma di certo esse non saranno 97!!!studiate,e vedrete che non avrete più niente da ridire..la volpe dice che l'uva è acerba perchè non può arrivarvi.....